videomaker, fotografo, musicista e compositore

La dittatura dell’audiovisivo

“L’unione fa la forza”… dicono, ma non vale in tutti i casi. La velocità, la divisione, il parassitismo, la tecnica, l’inganno, l’invisibilità, l’opportunismo e molte altre strategie sviluppano forze pari o maggiori.

Gli umani preferiscono comportarsi come molti mammiferi quadrupedi… pensano di essere più forti riunendosi in mandrie, greggi, colonie, come gli erbivori… o branchi, come i carnivori più socievoli… Probabilmente, per il predominio della vista che li ha fatti diventare bipedi (o che è dipeso dal fatto di essere bipedi), hanno preferito quel senso dell’insieme circoscritto, della misura (ad occhio), quell’andare per sommi “capi” (supporto anatomico del “capitalismo”), quell’individuare continuo, mettere a fuoco… Dovremmo sviluppare gli altri sensi, con i loro relativi linguaggi… (tatto, sapore e odore, per esempio, sono molto sottovalutati… ancora meglio scoprire altri sensi neanche considerati tra i cinque “ufficiali”… senso della posizione, dell’orientamento, dell’equilibrio, della premonizione, ecc…). Oppure sviluppare caratteristiche non abbastanza esplorate di vista e udito: la visione periferica, la visione d’insieme, la visione notturna, la visione di radiazioni non luminose, l’ascolto del rumore di fondo, di ultrasuoni, infrasuoni… Dare una forma oltre l’individuabile (cartesianamente chiaro e distinto) definito dal visibile e dall’udibile.

Questa fissa di vedere l’og-getto fallico invece di sentire i -getti interni… (flussi elettrici, neurochimici, secrezioni, infezioni, ecc).
Questa fissazione sulle pulsioni che scarta le re-pulsioni.
Questa fissa dei confini, anche sul corpo.

 

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