Valerio Mele | poesia anagrammatica
e il rame… levo,
aviere molle,
le mie!… Valore?
Rivelamelo, e
allevieremo
ire malevole!
Miele, valore!
Veliamo ere…
leveremo ali!
Le moverei al
remo! allieve,
allieve more!
Le moverai le
morelle… E vai!
Laveremo lei,
Amélie, lover…
PS: Per gli anagrammi c’è questo sito…
POESIA ANAGRAMMATICA II
Le lire movea…
e volle reami
e allieve rom
e ville e Roma!
o ville e mare?
Amore le veli,
amore le levi,
amore e ville
mai le leverò!
Ere malevoli…
vi è Lele Mora!
verme! o Leali,
Allevi! o me, reo!…
Allevo eremi
e vile morale…
è il vero Male.
Me lo leverai?
e rivelamelo!
(Me lo laverei…).
Lo dicevo che avevo un che di aereo nel nome… lieve… pacificante… e che procede sulle acque, ma volandoci sopra, con ali divenute remi… essendo anche un segno d’Aria cardinale (la Bilancia). C’è persino il rame, metallo di Venere (nume tutelare della Bilancia) tra le cifre del mio nome…
E poi, le more… non ricordo fidanzate che non avessero capelli scuri o castani.
Sì, ok, direbbe qualcuno, ora ce l’ho bionda, ecc, ecc…
PS: L’anagramma è una nuova forma di vaticinio ed indagine… l’anagrammomanzia… Credo che, quando siamo chiamati per nome e cognome, l’inconscio inverta le lettere e regali sfumature imprevedibili al nostro futuro… E visto che "l’inconscio è strutturato come un linguaggio" (Lacan), cosa c’è di più influente delle tracce nascoste dentro al nome proprio. Che giacciono là, in attesa del momento propizio per germinare….
11 gennaio 2010 alle 16:19
Esiste più che altro, l’anagrammatomanzia… che pare la stessa cosa dell’anagrammomanzia del commento precedente…
11 gennaio 2010 alle 16:31
Per esempio:
"Rivolta dei neri a Rosarno" vale:
Noi volere straordinaria
Levino ore straordinaria
Invero, straordinaria lo è
E lordarono veri sanitari
Odore rovinarle sanitari
o orde rovinarle sanitari
Rivenderò sanitari a loro
Errerò violando sanitari
Lavorerò trainando ire
Lavorerò ritraendo asini
Di’ stranieri a lavoro nero
Lavoro nero inaridirà est
A lavoro nero nei disastri
Adirasti (radiasti) neri lavoro nero
Ieri lavoro nero in strada
Di arresti a lavoro in nero
E’ tradirsi a lavoro in nero
Inserirà dati lavoro nero
E si ritarda (tradirà) lavoro in nero
Risieda tra lavoro in nero
Arrenditi! Sì a lavoro nero
Ardesti ira in lavoro nero
Ira diserta lavoro in nero
terra insidia lavoro nero
Snidati erari lavoro nero
Se lavoro nero: idranti!
Lavoro nero ridarti ansie
Noi no rilavorare: diserta!
Diserta o neri rilavorano
Violeranno orari: diserta!
Disertare o noi rovinarla
Rovino radar neorealisti
Rovino iter donare salari
Trasalirai: ronde o rovine
E trasalirai Nord… o rovine
Resti ladroneria o rovina
A loro, rei, rovine in strada
Arrestarono ali di rovine
Solito (isolato) narrare di rovine
13 gennaio 2010 alle 17:04
a genio!
15 gennaio 2010 alle 16:44
Stimolante per la mente.Ci voglio provare
6 febbraio 2010 alle 14:57
Sulla terza riga della seconda composizione credo manchi una lettera.
6 febbraio 2010 alle 15:08
E tu nella tua poesia "Ti rivedrò", alla quarta riga, scrivi "bacierò"…
6 febbraio 2010 alle 19:57
Ciao,
Que Jesus, meu Deus amado,
Desfaça a obra do mal,
E tu, Valerio Mele, sejas,
Por Ele, abençoado.
uma saudação,
13 febbraio 2010 alle 23:39
Ok… benedizione brasiliana accettata.
Ma cerca di disfare, prima di tutto, l’opera del TUO male…
14 febbraio 2010 alle 11:58
14 febbraio 2010 alle 12:25